Che cos'è

 

 L'A.N.V.A.G., libera associazione di avvocati e praticanti avvocati, annovera tra i suoi scopi costitutivi la difesa del non abbiente quale tangibile espressione della particolare sensibilità ai principi di solidarietà sociale e morale che ciascuno degli associati trasfonde, giorno dopo giorno, nella professione legale.

 La difesa del non abbiente non si esaurisce nelle aule di giustizia.

 Accanto al patrocinio secondo i criteri ed i presupposti dettati dal T.U. n.115/2002 sul patrocino a spese dello Stato, l'A.N.V.A.G. cura con altrettanta dedizione e competenza professionale, nell'ambito dei servizi di informazione, l'attività di consulenza sia processuale che extraprocessuale, come servizio di volontariato prestato al di fuori da ogni riconoscimento da parte dello Stato, che non sia morale o professionale, attuato come consulenza volta anche al fine di informare il cittadino su metodi di risoluzione alternativa al potenziale conflitto.

 Anche tale servizio è gratuito per l'utente.

 L'obiettivo è quello di guidare chi, per mancata o insufficiente conoscenza del contesto normativo e dei diritti e doveri cui ciascuno è tenuto, nella misura in cui è parte integrante di una comunità sociale e giuridica, rischia quotidianamente di incappare in situazioni intricate.

Attraverso la suddivisione in COMITATI DI STUDIO ciascuno dei quali composto da avvocati specializzati del settore e da un presidente di comitato, l'A.N.V.A.G. è in grado di assicurare una capillare difesa legale e di consulenza nei più svariati rami del diritto:

 Come usufruire dei servizi di assistenza giudiziaria e di informazione e consulenza?

A) Assistenza giudiziaria. Inizia dal momento della presentazione della domanda, debitamente compilata su modulo predisposto ai fini della delibera di ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato da parte del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati territorialmente competente, a norma del T.U. n. 115/2002.

B)  Servizio di informazione e consulenza in ammissione al beneficioL'esposizione del caso ovvero del quesito in ordine al quale il richiedente intende usufruire del servizio di consulenza, potrà essere fatto       via e-mail all'indirizzo di posta elettronica: info@anvag.it.

Il richiedente deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, di avere un reddito annuo non superiore al limite fissato dalla legge in Euro  12.838,01  (così aggiornato l’originario limite di euro 9.296,22 poi aumentato a euro 9.723,84 e poi a euro 10.628,16 e poi a euro 11.369,24 e poi a euro 11.528,41  e poi a euro 11.493,82 e poi a euro 11.746,68 e poi a euro 12.838,01), cumulando i redditi di familiari conviventi, salvo che non vi sia conflitto con gli stessi, e, per il procedimento penale, elevando detto limite di Euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.

Non indifferente è altresì l'impegno nella collaborazione a riviste e pubblicazioni, al fine di poter esplicare il servizio di consulenza che, unitamente alle attività di informazionestudioricerca ed assistenza legale, testimoniano dell'impegno da anni profuso dall'A.N.V.A.G. al servizio dei cittadini.

Per poter andare incontro ai cittadini e diffondere più efficacemente l’importanza dell’istituto del patrocinio a spese dello Stato per chi risulti effettivamente penalizzato nell’accesso alla giustizia, sono ormai da tempo operanti le task forces impegnate nella consulenza presso i principali fori dello Stato e nei recenti progetti come l'"aiuto parziale" destinato ai "meno abbienti" e il cui regolamento è consultabile in prima pagina.                                                                  

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