Corte di Cassazione

Qui trovate l'elenco dei provvedimenti della Corte Suprema di Cassazione. Per leggere un provvedimento per intero, cliccare sul titolo o sulla dicitura "Leggi Tutto" in calce ad ogni pubblicazione.

Cass. ss.uu. sent. n. 16977 del 5 giugno 2018

 sussiste la violazione integrante "grave illecito disciplinare"  dell'art. 85 del D.P.R. n. 115 del 2002 - la cui disciplina attiene espressamente ai "compensi e rimborsi" della Parte Terza del medesimo D.P.R. n. 115, nella quale Parte è, per l'appunto, ricompresa anche la regolamentazione dell’art. 118 - integrata dalla condotta dell'avvocato, che, nella qualità di difensore d'ufficio del minore. nel procedimento penale a carico di quest'ultimo, ha chiesto ai genitori, legali rappresentanti del medesimo minore, il pagamento dei compensi per l'attività difensiva svolta, senza attivare, invece, la procedura di liquidazione prevista dall'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002, quale unico necessario strumento per ottenere il compenso ad esso spettante, posto soltanto a carico dello Stato (il testo).
 

Cass sez IV pen sent. n. 26302

in materia di gratuito patrocinio, ai fini della determinazione del reddito rilevante per l'ammissione al beneficio, non può tenersi conto di quanto percepito a titolo di indennità di accompagnamento a favore degli invalidi totali-Il testo del provvedimento può essere richiesto a segreteria@anvag.it

Cass. sez. Lav. ord. n. 12093/2018

 
Per le liquidazioni effettuate ai sensi del D.M. n.140/2012 e del successivo D.M. n.55/2014, non trova fondamento normativo un vincolo alla determinazione secondo i valori medi ivi indicati, dovendo il giudice solo quantificare il compenso tra il minimo e il massimo delle tariffe, a loro volta derogabili con apposita motivazione.
 
In tema di liquidazione delle spese processuali, la determinazione del dovuto costituisce esercizio di un potere discrezionale del giudice che, qualora sia contenuto tra il minimo e il massimo della tariffa, non richiede una specifica motivazione e non può formare oggetto di sindacato in sede di legittimit&agrave(il testo)

Cass. sez III sent. n. 17037/18

 L'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, in materia civile, può essere accordata solo a favore di chi vanti una pretesa "non manifestamente infondata". La valutazione della non manifesta infondatezza va compiuta dal Consiglio dell'Ordine competente non in astratto, ma in concreto, dovendo il Consiglio valutare a tal fine "le enunciazioni in fatto ed in diritto" di cui l'istante intende avvalersi, e le "prove specifiche" di cui intende chiedere l'ammissione - Il testo del provvedimento può essere richiesto a segreteria@anvag.it

Cass. sez II ord. n. 14485 del 6 giugno 2018

Il Tribunale si è limitato a modificare il compenso senza illustrare le ragioni a fondamento della propria decisione, effettuando la liquidazione semplicemente sulla base di un modulo all’uopo predisposto – che a sua volta rinviava alla tariffa vigente – senza opportunamente valorizzare l’impegno profuso dal legale, le singole attività da esso indicate e la complessità delle questioni giuridiche trattate, con il relativo impegno richiesto: il decreto viene cassato con rinvio al medesimo Tribunale in diversa composizione
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Cass. sez. IV pen. sent.n. 26302 pubbl 8 giugno 2018

ai fini della determinazione del reddito rilevante per l’ammissione al beneficio, non può tenersi conto di quanto percepito a titolo di indennità di accompagnamento a favore degli invalidi totali (così Sez. 4, n. 24842 del 04/02/2015, Rv. 263720). Si è invero precisato che tale indennità ha natura di sussidio destinato a fare fronte agli impegni di spesa indispensabili per consentire alla persona disabile, condizioni di vita compatibili con la dignità umana. Per tale ragione essa non rientra nella nozione di reddito, di cui all’art. 76 d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (il testo).

 

Cassaz sez. IV pen. sent. n. 17426 del 18.4.2018

 ai fini dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, nel reddito complessivo dell'istante, ai sensi dell'art. 76 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, non deve essere computato il reddito del familiare non convivente fiscalmente a carico
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Cassaz sez VI ord.za n. 7079 - 21 marzo 2018

È inammissibile, perché non tempestivo, il ricorso per cassazione la cui notificazione sia stata richiesta, con rilascio della ricevuta di accettazione dopo le ore 21.00 del giorno di scadenza del termine per l'impugnazione
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Corte di Cassaz sez VI civ n. 7067 del 21 marzo 2018

 la ordinanza riguarda la questione relativa alla prova che deve fornire il difensore d’ufficio di un imputato al fine di vedersi riconoscere, da parte dell’autorità giudiziaria, il diritto al pagamento dei propri compensi professionali da porsi a carico dell’erario
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Corte di Cassazione sez un. penali n. 8914 del 23.02.2018

Le Sezioni Unite della Suprema Corte con la sentenza n. 8914/2018 risolvono il contrasto giurisprudenziale venutosi a creare in materia di legittimazione a proporre e quindi sottoscrivere personalmente il ricorso per cassazione in materia penale

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